MUSEO DI SCIENZE NATURALI DI TRENTO

"Lo sguardo sul territorio. La fotografia per lo studio delle modificazioni ambientali"

Mostra realizzata grazie alla tecnica della fotogrammetria applicata a fotografie aeree

 Una  mostra realizzata grazie alla tecnica della fotogrammetria applicata a un insieme di fotografie aeree acquisite dalla RAF (Royal Air Force) durante la Seconda  Guerra Mondiale; obiettivo, analizzare l'urbanizzazione della piana dell'Adige ed evidenziare il valore attribuibile alle fotografie storiche, aeree e terrestri, come patrimonio di informazioni da utilizzare per lo studio delle modificazioni ambientali e paesaggistiche.

 

Il secolo XX ha rappresentato per il Trentino un periodo di forti cambiamenti, legati alla progressiva urbanizzazione di porzioni via via  più estese di territorio e all’aumento delle aree destinate all’agricoltura. Da sempre, uno strumento prezioso per studiare l’evoluzione ambientale, naturalistica e urbanistica di un territorio è rappresentato dalla fotografia.

La possibilità di ottenere immagini dall’alto, scattate con mezzi diversi - dai palloni aerostatici agli aerei, fino ai moderni droni e satelliti - costituisce il punto di partenza per la produzione cartografica e la conoscenza della superficie terrestre.
La mostra "Lo sguardo sul territorio" vuole evidenziare il valore intrinseco attribuito alle fotografie storiche, aeree e terrestri come patrimonio di informazioni da utilizzare per lo studio delle modificazioni ambientali e paesaggistiche, per indirizzare il restauro ecologico e la pianificazione urbanistica, per documentare gli studi nel campo dell’architettura e dell’archeologia.

In questo caso la tecnica della fotogrammetria è stata applicata a un insieme di fotografie aeree acquisite dalla RAF (Royal Air Force) durante la Seconda  Guerra Mondiale con lo scopo di ricavare informazioni metriche georeferenziate del territorio. Le informazioni sono poi state confrontate con dati più recenti (1973 e 2005) messi a disposizione dalla Provincia autonoma di Trento al fine di quantificare le variazioni delle aree vegetate e urbanizzate (72km2, dalla foce dell’Avisio fino a Mattarello Sud e 12km2 per la città di Rovereto).
Una ricca documentazione attraverso la tecnica del re-photographing conduce ad un viaggio nel passato che vuol dire ricordo e memoria.

la mostra è realizzata da: 3DOM-3D Optical Metrology Unit, FBK- Fondazione Bruno Kessler, SSNT- Società di scienze naturali del Trentino, Museo delle Scienze.

 

Con la gentilissima collaborazione del regista Mauro Vittorio Quattrina.