Grazie ai piani originali di costruzione dei bunker e rifugi della WWII di Verona, di proprietà del regista Mauro Vittorio Quattrina, è stato possibile l'ingresso, dopo 65 anni della fine della seconda guerra mondiale, nel rifugio dell'Istituto Agli Angeli.
Grazie alla collaborazione della Preside e del Gruppo Speleologico GAVS di Verona.
Verona nel corso della storia e' sempre stata un punto nevralgico sotto molti aspetti, dovuto principalmente alla sua posizione geografica, crocevia tra nord-sud ed est-ovest. Per questo motivo ha un'antica tradizione militare, evidente nelle innumerevoli opere di fortificazione ancora presenti nella citta' e risalenti a diverse epoche.
Per lo stesso motivo anche durante la Seconda Guerra Mondiale le organizzazioni italiane e tedesche hanno spesso trovato in Verona una sede ideale per i centri di comando. Vennero utilizzati edifici gia' presenti in citta', spesso adattati e rinforzati per un utilizzo militare. Fu così che l'Educandato Statale agli Angeli divenne sede del WVD, Wehrmacht Verkehrsdirektion, il comando dei trasporti delle truppe tedesche.
All'interno del muro di cinta, che presenta ancora la forma originale evidenziata in una pagina dedicata di questo sito, sorgevano varie palazzine successivamente distrutte dai bombardamenti. Nella primavera del 1944 l'avvicinarsi del fronte dei combattimenti ha indotto il comando tedesco ad ordinare la costruzione di un "ricovero antibomba" ad un'impresa di Caprino Veronese.
Questo grande rifugio antiaereo in cemento armato e' tuttora
presente e pressoche' intatto all'interno del cortile dell'Istituto.
Cavaion (VR) questo è l'unico rifugio antiaereo al mondo, 1944, dove l'impasto cementizio è stato fatto con il VINO pur di non farlo bere ai tedeschi.